Parliamo spesso delle patologie e necessità che conducono ad un intervento di artroscopia d’anca ma cosa può accadere dopo nel dettaglio?
In questo precedente articolo, abbiamo passato in rassegna le problematiche che risolve questa tipologia di intervento non invasivo, dalla diagnosi al trattamento di patologie.
Per ciascuno di questi, infatti, è possibile procedere già alle dimissioni poche ore dopo l’intervento.
I passi da gigante fatti nella chirurgia non sono stati accompagnati da altrettanti nell’ambito riabilitativo. Tuttavia, le richieste di Return to Sport, ossia al ritorno alla prestazione agonistica pre-abilitativa sono sempre maggiormente frequenti, specie in atleti professionisti.
Cosa fare dopo un intervento di artroscopia d’anca?
Premettendo che ogni caso ha una sua complessità e va valutato con la cura e l’attenzione necessaria, anche a seconda dell’andamento dell’intervento, tendenzialmente diciamo che possiamo individuare 4 fasi.
Fase post-operatoria.
È la fase che segue immediatamente il giorno dell’intervento e dura circa dalle 4 alle 6 settimane.
In questo tempo, si dovrà lavorare sul range di movimento raggiunto dall’articolazione, la protezione dei tessuti e la riduzione dell’infiammazione e del dolore. Tutto questo dovrà essere corredato anche da una prevenzione costante dalle posture antalgiche che possono comportare danni ai muscoli circostanti.
La fase intermedia.
Si entra nel momento in cui il dolore è drasticamente diminuito in tutti i movimenti e l’articolazione abbia ripreso il 75% di attività rispetto all’altra parte.
La durata di questa fase può essere simile alla precedente o estesa di un paio di settimane. Si passerà dunque ad esercizi attivi e alla riparazione dei tessuti, recuperando una forza pari al 60-70% per i vari gruppi muscolari interessati, rispetto al controlaterale.
Una tecnica utile in questo momento può essere l’idrochinesiterapia, grazie all’assenza di carico che permette l’acqua, il paziente può lavorare facilmente in modo attivo.
La fase avanzata.
Comprendendo fino a circa 4 settimane, qui il paziente a corpo libero utilizza pesi e si riappropria fino all’80% delle forze. Torna ad esserci cognizione dello spazio e degli stimoli e si riacquisisce totale stabilità.
La fase di allenamento.
Possiamo dire concluso il processo riabilitativo, sempre che questa ultima fase sia portata avanti con attenzione. Infatti, l’allenamento deve seguire degli schemi dettati dallo sport o dalle attività pre-intervento.
Consigli utili
È fondamentale seguire sempre con attenzione le indicazioni del proprio specialista così da non incorrere a spiacevoli inconvenienti.
Per consulti e visite, potete contattare la segreteria della zona più vicina a voi: https://www.panasciortopedico.it/contatti/